Il Presepe

Lo Scenario del nostro presepe

Dove la magia del Vero Natale prende vita, facendoci fare un tuffo nel passato

Il Presepe Vivente di Faggiano , nato nel 1992, si svolge nel periodo compreso tra il 24 Dicembre ed il 6 Gennaio in un sito naturale con caratteristiche rupestri, in una zona a ridosso del dosso collinare del paese, denominata ″Campana″.Trattasi di un sito che la natura, pare, abbia plasmato appositamente per questo tipo di rappresentazione: grotte naturali, conformazioni rocciose facilmente sfruttabili come luoghi per lo svolgimento delle varie attività che di solito contornano ed arricchiscono un presepio, camminamenti che disegnano un percorso adattissimo a far entrare i visitatori nel vivo della rappresentazione e qualche ritocco, per rendere più accogliente il luogo, concorrono a determinare uno scenario naturale che ben si presta alla manifestazione. I vari personaggi e scene, che si creano, trovano naturale collocazione all’interno di tale paesaggio entro limiti ben precisi determinati da recinzioni a secco preesistenti e dall’orografia stessa del terreno che a monte presenta delle rocce affioranti come limiti.

I personaggi

L'anima del nostro presepe, tra tradizione e religione


Il paesaggio naturale è arricchito da manufatti in pietra e/o legno che ricostruiscono luoghi e situazioni caratteristiche di questa tradizionale rappresentazione. All’ interno di queste grotte e manufatti si collocano gli oltre cento personaggi che danno vitalità al presepe con la centralità naturalmente della grotta della nascita, dove in ogni serata si alternano coppie di giovani sposi che con il loro pargoletto, il Bambin Gesù, interpretano Giuseppe e Maria, contornato il tutto da classiche iconografie religiose quali gli angeli, il bue e l’asinello.

Il visitatore, percorrendo il percorso obbligato del presepe, può soffermare la sua attenzione a tutti quei mestieri di natura contadina che infondono calore umano e scenografico all’ambiente della rappresentazione, quindi troviamo: i pastori, con le pecore al pascolo, il calzolaio, il falegname, il fabbro, il cestaio, il ceramista, l’artigiano della pietra, l’oste che mesce il vino, il casaro che in tempo reale prepara la ricotta, la locanda dove le massaie preparano le classiche pettole natalizie che vengono offerte al visitatore, le capanne con le massaie che davanti al fuoco del camino preparano la pasta fatta in casa, il pescatore che dal laghetto porta il pesce nella sua grotta per preparalo ed offrirlo ai visitatori, la dimora di Erode, il mulino, il frantoio, focolari domestici con tessitrici e ricamatrici. Tra ruscelli, laghetti e cascate, inoltre tanti bambini che con intonano canti di lode e preghiera per la venuta di Gesù Bambino. Il giorno dell’ Epifania poi, il presepe si arricchisce dell’arrivo dei Re Magi che con il loro doni rendono omaggio al Salvatore.
L’incantevole sito rupestre e gli oltre cento personaggi che vi partecipano, infondono al paesaggio e nel cuore dei visitatori , migliaia ogni anno, quell’atmosfera di suggestione e di mistero, tali da restituire alla nascita del Bambin Gesù un senso di pace e di fede.

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